Un’opera unica al mondo
Un terreno di 100 ettari reso nuovamente produttivo grazie ad un importante intervento tecnico di riqualificazione. Dal vigneto giardino vengono prodotte ben 11 etichette diverse di vino, interamente con il metodo biologico.
Il vigneto progettato da Fernando Caruncho
Funzionalità e gusto estetico: questi i due principi sui quali è stato pensato il vigneto. Il progetto è stato realizzato dall’architetto paesaggista Fernando Caruncho: spalliere di viti che disegnano onde morbide e parallele lunghe circa 3 km. Delle “onde del tempo che attraversano fin dall’antichità questo luogo”, così sono state definite dallo stesso autore. Accanto alle viti sono stati posizionati 1.500 ulivi secolari sistemati nelle 24 isole posizionate sulla superficie del vigneto e lungo le storiche strade della proprietà. Anche questi sono il frutto di un’opera di recupero storico-monumentale: hanno circa 800 anni di vita e il diametro di alcuni supera i 2,5 metri. L’accostamento di ulivi e viti ha creato un armonioso contrasto visivo che affianca, al verde argento degli ulivi, il verde intenso delle viti.
Dove si trova
il vigneto giardino
Cantine Amastuola si trova nel cuore del parco regionale “Terra delle Gravine” nonché area delle “cento masserie” di Crispiano. Arrivando ad Amastuola, un lungo viale fiancheggiato da ulivi secolari accoglie i clienti in uno scenario tipico: lo spettacolo naturalistico della Gravina del Triglie.
Si tratta di una zona rupestre ricca di vegetazione tipica: pini marittimi e piante spontanee come rosmarino, timo, lentisco, corbezzolo, mora, rosa campestre, fragole selvatiche, biancospino e calaprice.
Gli ulivi secolari posti uno di fianco all’altro, creano un paesaggio caratterizzato dal color argento, che via via, si compone e scompone insieme al vento. Intorno, il manto erboso muta colore a seconda delle stagioni e si intreccia con spigolosità dei tipici muretti a secco.